Abbassiamo un po’ la fascia d’età, con
Gakuen Alice
La storia: ci sono delle persone a questo mondo che hanno dei poteri molto particolari, chiamati “Alice”. Questi poteri possono essere di qualsiasi natura: vista a raggi X, volo, lettura del pensiero, viaggi nel tempo, stelline scintillanti che cadono dalla testa, chi più ne ha più ne metta.
La Alice Academy raccoglie tutti questi prodigi per addestrarli ad usare al meglio i loro poteri: Hotaru, la fredda e calcolatrice amica di Sakura, viene portata in questa scuola. Sakura, non resistendo alla distanza, decide di andarla a trovare: scoprirà così di avere anche lei un potere simile, ed entrerà nella scuola. Ma la stessa non è solo ciò che sembra…
In primis, mi ero preparato ad un anime divertente. Ambiente spensierato, classiche battute leggere di inizio-serie e via dicendo.
Alla fine della terza puntata, ero un po’ perplesso: gli sketch mi sembravano davvero molto “terre-a-terre”, le battute un po’ scontatine. Inoltre, ero sorpreso che i protagonisti non fossero i soliti ragazzi di 16 anni, ma bambini delle elementari, tra gli 8 e i 10 anni.
A quel punto ho capito: Gakuen Alice è orientato ad una fascia d’età più bassa delle solite serie che mi passano per mano, ed è apprezzabile se visto con gli occhi di un 12-13enne.
Così mi sono messo nel mood mentale adatto (non mi risulta difficile retrocedere d’età mentalmente…) e mi sono goduto una bella storia di positività e fiducia.
Come detto, se visto con occhi adulti questo anime risulta un po’ scontato, e i poteri sembrano usati in maniera troppo elementare: tutto ciò viene però a cadere se si pensa al target pensato per questa serie, e quindi ritengo che gli autori abbiano fatto un ottimo lavoro.
Insomma, guardatevi Gakuen Alice se a) avete 12-13 anni oppure b) siete in grado di guardarvi una serie con gli occhi di un ragazzino di tale età. In questo caso, ve la godrete; in caso contrario, vi parrà un po’ una boiata.
Voto: 7. Bellino. Infantile, ma bellino.
Consigliato a: chi vuole una storia tutta al positivo; chi vuole alleggerirsi la mente dai mattoni psico-filosofici che il Giappone ci rifila in quantità industriale; chi ha 12 anni oppure li dimostra mentalmente.