Una storia d’amore in soli 40 minuti? Eccola, con
Canvas: Motif of Sepia
Detta in poche parole, è una storia d’amore tra Amane, una ragazza, e Daisuke, un ragazzo, in una scuola d’arte. Lui ha una specie di “blocco dell’artista”, e non riesce a disegnare: dopo essersi fatto convincere a disegnare un ritratto di una sua compagna malata di cuore, riesce a sbloccarsi e a tornare alla sua passione.
Allora.
L’anime è del 2000, e i disegni paiono del 1985. Pensare che è dello stesso anno di FLCL mi fa venire i brividi.
Il sonoro sembra estratto da un videogioco del Genesis dopo ore di calci alla console.
La storia è piatta e si capisce come andrà a finire dal quarto secondo.
I personaggi sono stereotipati e noiosi.
Le scene che dovrebbero essere comiche non strappano nemmeno mezzo sorriso.
Le scene che dovrebbero essere tragiche non strappano nemmeno mezzo palpito.
Gli attimi semi-hentai inseriti alla fine degli episodi sono assolutamente inutili.
Insomma, cosa si salva? Il fatto che sono solo due puntate, e che in 50 minuti il dolore sarà finito.
Nota: 2.5. Maronn’ che purcat’.
Consigliato a: chi mi sta davvero antipatico; chi vuol vedere una storia d’amore della credibilità di un toast imburrato; chi vuol iniziare un corso pre-lobotomia.