Una scuola missionaria cattolica, una lesbica, un travestito, Dio, la Madonna… mancano solo tutti gli angeli in colonna!
Maria+Holic
Kanako è una ragazza che odia gli uomini in maniera inverosimile: è arrivata al punto da avere reazioni cutanee estreme non appena uno di loro la tocca.
Per tale motivo, si è fatta trasferire nella scuola missionaria cattolica per sole ragazze dei suoi sogni: per trovare la sua anima gemella… tra le studentesse! A causa del suo totale ribrezzo per il genere maschile, è difatti omosessuale.
Incontra subito Mariya, una fanciulla meravigliosa e delicata che la aiuta ad orientarsi nella scuola. Ben presto tuttavia, ognuno scopre i segreti dell’altro: Mariya viene a conoscenza della passione saffica di Kanako, mentre quest’ultima scopre che Mariya in realtà è un uomo travestito!!
Mariya, per evitare di venire espulso, minaccia quindi Kanako per tramite della sua posizione favorita di nipote dell’ex-preside: terrà la povera nuova arrivata sotto controllo 24 ore al giorno, per essere sicuro che il segreto non le sfugga.
Inizia così la tragicomica avvenutra di Kanako, tra infiniti sanguinamenti di naso a causa delle mille bellissime ragazze che la circondano e l’orrore di dividere la stanza con un ragazzo infame e bastardo oltre ogni limite, che pare aver preso come hobby il rovinare la “caccia all’amore” della povera coinquilina.
Come si può sin da subito comprendere, questo anime è quantomeno blasfemo: tutti questi malintesi sessuali all’interno di una scuola cristiana faranno sì che un eventuale religioso che assista a tale spettacolo perda qualche anno di vita.
Il punto focale di tutto è l’estrema, continua e martellante comicità: tramite le tragedie che perseguitano la povera Kanako c’è decisamente parecchio da ridere. Il genere delle battute ricorda quello del più famoso prodotto SHAFT, Sayonara Zetsubou Sensei, mantenendo tuttavia un collegamento vagamente più pronunciato con la realtà (per quanto tale si possa definire l’assurda definizione di cui sopra). Gli sketch sono ben eseguiti e ben supportati dal disegno, risultando davvero spassosi.
L’unico problema è che alla centomillesima volta che il sangue da naso scorre copioso, la cosa inizia a farsi un pochino ripetitiva… la quasi totalità delle battute riguarda infatti la passione della protagonista per il genere femminile, e mille varie situazioni/fantasie/delusioni in tl senso.
Parlando della protagonista, è bene spendere un paio di parole sui protagonisti; i due personaggi principali reggono bene lo schermo, sebbene -come detto sopra- Kanako sia decisamente monotona. Molto più interessante è il personaggio di Mariya, che trova modi sempre nuovi per torturare la sua vittima e ogni tanto svela anche qualche lato decisamente più umano (che però non viene mai particolarmente sviluppato nell’anime – il manga da cui è tratto è ancora in pubblicazione). Anche i personaggi di contorno sono molto ben realizzati: partendo dalla maid Matsurika, sadica quanto e più di Mariya ma ben più posata, fino ad arrivare a tutte le compagne di scuola, esse hanno le loro peculiarità che le rendono utili per reggere gli scherzi che vengono orchestrati dalla coppia di carogne di cui sopra. Non c’è ovviamente un grande approfondimento su nessuno, visto che la serie verte sulla comicità più che sull’introspezione, ma qualcosina dei loro caratteri si capisce e questo non fa che rendere ancor più spassoso il tutto.
Il disegno è davvero meraviglioso. L’utilizzo dell’oramai classico stile SHAFT è usato tantissimo (anche qui riprende lo stile di Sayonara Zetsubou Sensei in più di un’occasione), ma in aggiunta troviamo dei disegni dettagliatissimi e molto gradevoli anche in versioni non-HD, alcune immagini mozzafiato quasi ai livelli di ef ~ a Tale of Memories ed inoltre vengono usati molti stili diversi, per rappresentare i diversi stati d’animo. I disegnatori hanno davvero dato il meglio per supportare la comicità delle battute con l’adeguato apporto grafico, senza il quale il divertimento sarebbe stato dimezzato.
Anche l’audio si difende benone, con opening ed ending davvero gradevoli e una colonna sonora improntata alla musica classica, coerentemente allo stile della scuola e in contrapposizione con il delirio che accade a video.
Insomma, Maria+Holic è il “classico” lavoro della SHAFT: un’idea originale presa da un manga, studiata a tavolino nei minimi dettagli, realizzata con somma cura e consegnata allo spettatore senza gravi pecche di sorta. L’unica cosa che si può davvero criticare in questo caso, come detto, è la ripetivitità: dopo 7-8 delle 12 puntate ero un po’ stufo di vedere sempre lo stesso pattern nella costruzione delle battute e delle situazioni comiche.
Voto: 8,5. Se solo fosse stato un po’ variato e se la comicità avesse coinvolto più personaggi, avrebbe potuto essere ancor più divertente. E il finale… ARRRRRRGH!
Consigliato a: chi ha amato i precedenti lavori SHAFT; chi vuole ridere con un bel po’ di dissacrante commedia; chi vuole conoscere Dio, la bambina senza età e con le orecchie da gatto guardiana del dormitorio n. 2 assieme al suo cane rauco.